Binturong

Ordine:
CARNIVORA
Famiglia:
VIVERRIDAE
Nome scientifico:
Arctictis binturong
Dove vive:
mappa-sito-binturong

Distribuzione e habitat:

Abita le foreste tropicali del sud-est asiatico fino a 3000 m di altitudine.
Dimensioni
Carnivoro di medie dimensioni, non supera i 95 cm di lunghezza esclusa la coda e i 20 kg circa di peso. Ha una coda prensile, lunga fino a 80 cm, utilizzata sia come bilanciere sia per ancorarsi ai rami. I sessi sono molto simili sebbene le femmine sono più grandi.
Abitudini
Territoriale e per lo più notturno e solitario, gli unici legami sono quelli tra i sessi durante il periodo riproduttivo e della madre con i piccoli. Conduce vita principalmente arboricola sullo strato più alto della foresta, tra i 10 e i 20 m da terra; considerato che la sua mole non gli permette di saltare da un albero ad un altro, per spostarsi è costretto a scendere a terra. Secerne sostanze odorose per delimitare il territorio, attrarre il partner e trasmettere informazioni ai propri simili
Riproduzione
Entrambi i sessi, durante il periodo degli amori, emettono un forte soffio prodotto espellendo aria attraverso il naso. L’accoppiamento avviene sugli alberi e dopo tre mesi di gestazione, nascono generalmente due piccoli.
Dieta
Nonostante appartenga all’ordine dei carnivori, ha una dieta principalmente frugivora nutrendosi di frutti, foglie e germogli di diverse specie che integra con invertebrati e vertebrati di piccola taglia come uccelli, pesci e piccoli mammiferi. Svolge un ruolo fondamentale nella dispersione dei semi che vengono espulsi con le feci, ben lontano dalla pianta madre.
Lo sapevi che?
Il suo nome, nella lingua malese, significa ”orso gatto”, sebbene non abbia nessuna affinità né con i gatti né con gli orsi. Un’altra curiosa caratteristica del binturong è il suo tipico odore di popcorn, dovuto alla sua urina.
Grado di minaccia
La deforestazione e il bracconaggio per la carne, la pelliccia, il mercato degli animali da compagnia e la medicina tradizionale asiatica sono le principali minacce per questa specie, la cui consistenza numerica in natura si è ridotta di ben il 30% negli ultimi 18 anni

LEGENDA

  1. CITES. La specie è protetta dalla Convenzione di Washington – anche nota come CITES – che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche. La CITES è un accordo tra oltre 160 governi che attraverso leggi internazionali e nazionali regolamenta, o addirittura vieta l’esportazione, l’importazione, la vendita e Ia detenzione di molte specie e loro derivati comi le pelli o l’avorio.
  2. EEP/ESB. La specie rientra in un programma di conservazione europeo coordinato dall’Associazione Europea Zoo e Acquari (EAZA), di cui il Bioparco è membro. L’EEP (Eaza Ex Situ species Programme) prevede diverse azioni tra cui la riproduzione in cattività per eventuali rilasci in natura, la sensibilizzazione del pubblico e la ricerca scientifica. L’European studbook (ESB) è un inventario che ha lo scopo di monitorare lo stato in cattività degli individui di una determinata specie e generalmente precede l’EEP.
  3. RED LIST IUCN. La specie è inserita nella Lista Rossa delle Specie Minacciate di estinzione redatta dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Si tratta del più completo inventario che codifica il grado di minaccia delle specie a livello globale basato su un sistema di categorie e criteri quantitativi e scientificamente rigorosi.