Giraffa camelopardalis reticulata
Con i suoi sei metri di altezza è l’animale più alto del mondo. Si nutre delle foglie e dei rami più alti delle acacie e ha un mantello a losanghe per mimetizzarsi tra la vegetazione. Dopo una gestazione di 15 mesi nasce un piccolo alto già due metri. Il suo lunghissimo collo è costituito da sole sette vertebre, come il nostro e come quello di quasi tutti i mammiferi. La caccia, il bracconaggio e l’erosione dell’habitat sono le principali minacce per questo grande mammifero, che raggiunge i 25 anni d’età.
CHI C’È AL BIOPARCO
Il Bioparco ospita tre giraffe reticolate una delle 9 sottospecie esistenti al mondo. Magoma, nato nel 2011 nello Zoo di Colonia (Germania), è il maschio del gruppo ed è arrivato al Bioparco all’età di due anni. Dalia e Acacia invece, sono al parco dal 2015: sorelle, provengono dallo Zoo di Copenaghen in cui sono nate rispettivamente nel 2012 e nel 2013.
Di indole mansueta, hanno stretto un forte legame. La più socievole del gruppo è Acacia. Magoma è più solitario ma di tanto in tanto stuzzica le due femmine, soprattutto nel periodo degli amori. Mangiano complessivamente 60 kg al giorno di vegetali, soprattutto fieno (ed erba fresca quando è stagione) sempre a loro disposizione, fogliame (di cui vanno ghiotti, come leccio, farnia, tiglio e alloro) e ramoscelli freschi, ma anche fiori, frutti (soprattutto banane) e verdura (carote, cipolle, cicoria, bieta, lattuga e sedano). Integra la loro dieta un composto di avena, crusca, soia, grano, erba medica, zucchero, minerali, olio di soia e vitamine. Infine, per soddisfare il loro bisogno in minerali, attingono a blocchi di sale zootecnico.
Il Bioparco partecipa alla conservazione delle giraffe aderendo al programma EEP per la specie, coordinato dall’Unione Europea Zoo e Acquari (Eaza Ex Situ Programme) che prevede diverse azioni tra cui la riproduzione in cattività finalizzata a ottenere uno stock di animali per futuri rilasci in natura, la sensibilizzazione del pubblico e la ricerca scientifica.