Il lupo viene menzionato sei volte nella Bibbia. Un famoso passo in cui compare il lupo è la visione del profeta Isaia: “Il lupo dimorerà insieme con l’agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fanciullo li guiderà” (Isaia, capitolo 11, versetto 6). Questo verso nella “visione degli ultimi tempi” del profeta Isaia descrive un cambiamento radicale nella natura degli animali, in quanto si profetizza che predatori e prede saranno in grado di vivere in pace l’uno con l’altro un giorno. La profezia adduce chiaramente alla pace nel mondo e alla possibilità che l’odio e i conflitti tra le persone e i popoli si plachino.

La popolazione di lupi in Terra Santa comprende oggi decine di piccoli branchi che, insieme, ammontano a centinaia di esemplari che vivono in natura e che popolano due diverse aree: la verde e rigogliosa regione settentrionale delle alture del Golan e della Galilea e l’arida regione desertica meridionale. I lupi si trovano nelle vaste aree naturali israeliane, dove sono presenti pochi esseri umani e molte prede da cacciare.

In natura, le tradizionali prede dei lupi sono conigli, roditori, asini selvatici e piccoli ungulati. Negli ultimi decenni, tuttavia, i lupi si sono gradualmente avvicinati agli insediamenti umani (fenomeno che ha generato tensione) e si nutrono anche di una notevole quantità di cibo prodotto dall’uomo. Il cibo proveniente dalle fattorie e dai rifiuti alimentari ha in qualche modo diminuito la dipendenza dei lupi dalle loro prede naturali e provocato un aumento della loro popolazione. Pertanto, si è rivelato necessario agire per chiudere i “fast food per lupi”, proteggendo le fattorie, recintando le discariche, e seppellendo le carcasse provenienti dagli allevamenti invece di scaricarle in spazi aperti. Inoltre, è indispensabile monitorare costantemente la crescita demografica di questi animali.