Il leopardo appare più volte nella Bibbia. La frase “Un moro può egli mutar la sua pelle o un leopardo le sue macchie?” dal libro di Geremia (capitolo 13, versetto 23), si riferisce al leopardo come a un animale che non può cambiare le sue caratteristiche naturali.
I leopardi hanno vissuto per migliaia di anni in Terra Santa. In Israele vivevano due diverse sottospecie: il leopardo settentrionale o della Galilea e il leopardo del deserto. Il primo, estinto negli anni ’60, viveva in aree boschive ed era un animale grande e pesante. Il secondo, più piccolo rispetto al primo, era presente in Israele con una popolazione numerosa i cui movimenti e abitudini sono stati accuratamente documentati per decenni; ma, col passare del tempo, si è gradualmente ridotta. Le ultime prove della sua presenza risalgono ai primi anni 2000, quando si presume che questo felino si sia definitivamente estinto.
L’habitat naturale del leopardo del deserto è il deserto della Giudea, che si estende lungo il Mar Morto, il luogo più basso del mondo, (429 metri sotto il livello del mare). Quest’area si trova sulla faglia siro-africana, il cui centro attraversa il confine tra Israele e Giordania. La concentrazione di sale nel Mar Morto supera il 34% e ha quindi proprietà terapeutiche e dermatologiche uniche, ricche di minerali e sostanze come magnesio, calcio e potassio. L’elevata concentrazione di sale permette ai visitatori del Mar Morto di galleggiare sull’acqua senza muoversi. Visitare il deserto della Giudea e il Mar Morto è una delle esperienze più straordinarie al mondo.
(Photo credits: Flickr State of Israel)
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